24 novembre 2014

Le Manifatture Ceramiche di Pordenone - GALVANI - SCALA




La più conosciuta e longeva nella produzione di ceramiche, terraglie nel pordenonense è sicuramente la fabbrica “GALVANI” quella con il famoso marchio del GALLETTO.

Marchio: Colore Verde, Gallo al centro di corona circolare con scritta “Galvani Ind. Ceramiche”


Logo Galvani terraglia
Marchio Ceramiche Galvani Pordenone
Altro marchio Ceramiche Galvani

 Simbolo grafico di un galletto stilizzato -  testa di un gallo



l marchio con il caratteristico “Galletto” Galvani contrassegnò non pregiate porcellane etc. ma ,per la prima volta, privilegiò le classi popolari con la produzione di pignatte, scodelle, boccali, catini, terrine, orcioli, in terraglia e cristalline in argilla.

I prodotti più conosciuti hanno i caratteristi disegni di rose e fiori dipinti a pennello, arricchiti da motti di sapienza popolare friulana, ma produssero anche decori di ispirazione cinese e a imitazione della ceramica inglese.

Tipico decoro con fiori della Ceramica GALVANI


Fondata nel 1811 da Giuseppe Galvani, l’Azienda Galvani di Pordenone produce terraglie maioliche, terre ordinarie, terraglia dura.
Pare che i primi manufatti della fabbrica Galvani vengono marcati con il simbolo grafico di un'ancora.

Nel 1836 il figlio Andrea Galvani sviluppò, tra l’altro, il procedimento di trasferimento a stampa  e della decorazione a riporto, destinata prevalentemente al mercato estero curato poi dai suoi figli Giuseppe e Giorgio.

Nel 1855 i fratelli Giuseppe e Giorgio utilizzano il simbolo del galletto come marchio di fabbrica.

CURIOSITA’
- Sapevate che all’alba del ‘900 la produzione di articoli nuovi comprendeva le tabelle per la numerazione civica, la denominazione delle vie, la nominazione dei loculi cimiteriali?

Nel 1918, dopo il congedo militare, Enrico Galvani  venne chiamato a dirigere le aziende familiari tra le quali la Ceramiche Galvani di Pordenone (che in seguito lascerà al cugino Giuseppe) dando un forte impulso al reparto di ceramica artistica, che diverrà ben presto famosa ed apprezzata in tutta Italia e all’estero, studiando modelli e decori per ogni singolo mercato senza trascurare le tematiche tradizionali legate al territorio friulano.
CURIOSITA’
- Importantissimo fu il contributo fornito da Enrico Galvani alla Resistenza. Egli fu uno dei nostri “Schindler” italiano perché, durante i rastrellamenti o il reclutamento obbligatorio degli anni 1944-45, diede a molti giovani cordenonesi “copertura” assumendoli alle proprie dipendenze ed evitando così la loro deportazione in Germania.
Inoltre divulgò la cultura e l’istruzione tecnica tra i suoi dipendenti:
   mandò a proprie spese gli operai  più meritevoli a scuole specializzate e
   finanziò direttamente scuole serali, come la Scuola Serale di Disegno Professionale di Cordenons e la Scuola Serale professionale di Pordenone “Andrea Galvani”.
- Morì nel 1963, concludendo una vita interamente dedicata al lavoro e a opere che hanno portato nuovo benessere tra le genti del Friuli. - Vidal & Bidinost, Biografia dell'ing. Enrico Galvani –


I PRIMI DECENNI DEL NOVECENTO
Per fornire idee e progetti e rilanciare la produzione ceramica friulana vennero chiamati e coinvolti artisti di fama, che non solo seppero rinnovare lo stile “rustico” tradizionale con il “rustico moderno” ma anche misurarsi con il Futurismo, il Déco e il Novecentismo.
 Disegnarono per la Galvani artisti d’avanguardia come Gino Rossi, Anselmo Bucci, Giacomo Balla, Teonesto Deabate, Eugenio Polesello.

Servizio da tavola disegnato da G. BALLA


Negli anni ‘30 la direzione artistica fu di Angelo Simonetto, maestro della decorazione all’aerografo e interprete originale dello stile Novecento, chiamò a collaborare, con nuove forme plastiche e decori, scultori come Ruffo Giuntini, Armando Pizzinato e Roberto Rosati.

Esempio di decorazione aerografa degli anni '30


1942 - La Galvani è presente alla Biennale di Venezia con una serie di vasi dalle linee pulite e dai colori di moda, che la mettono in posizione di rilievo a livello internazionale. 


ANNI '50 e '60
Esempi della produzione delle terraglie per la tavola della Galvani. Particolarissime le lavorazioni a rilievo con decori a colori decisi. Così tazze, ciotole, insalatiere etc.

Decoro terraglia Galvani anni '60
GALVANI - Decori tipici degli anni '60

 

Dopo anni di intensa produzione, la definitiva cessione della Galvani all’inizio degli anni ’70. 



Dopo la chiusura delle Ceramiche Galvani il Museo di Pordenone, verso la metà degli anni ’80, acquisisce parte di quello che costituiva il patrimonio storico della produzione e dei campionari della fabbrica. Museo Civico di Pordenone

 

Marchi della GALVANI - Galletto

Immagine presa da QUI

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